Il trasferimento tecnologico: una vocazione per il Politecnico

PRINCIPI E VALORI

  • Adempiere alla nostra missione sul trasferimento tecnologico in armonia con gli altri attori della filiera (enti strumentali, incubatore d’imprese, tessuto imprenditoriale locale e internazionale), ciascuno secondo le proprie specificità.
  • Aiutare il Paese e il nostro territorio ad affrontare i problemi derivanti dal continuo arrivo di nuove e avveniristiche tecnologie, conseguenza del rapido mutare della società e delle sue dinamiche.
  • Puntare alla formazione di una nuova classe di imprenditori in grado di risollevare le sorti dell’economia del Paese e del nostro territorio grazie a innovative idee imprenditoriali dai solidi fondamenti.

OBIETTIVI E AZIONI

  • Formare nuovi professionisti e imprenditori ambiziosi, forti di nuove idee e pronti a restare sul nostro territorio: sfruttare la riprogettazione dei nostri percorsi di I e II livello, dei percorsi di formazione della scuola di dottorato e anche dei nostri Master (incluso l’apprendimento permanente) per preparare meglio i nostri laureati a intervenire nel mondo delle imprese e degli enti territoriali; costruire le condizioni perché nuove grandi imprese si insedino sul territorio, facciano rete e creino posti di lavoro.
  • Aumentare il potenziale impatto delle nostre scoperte sulla società:costruire una filiera di trasferimento tecnologico in sinergia con attori esterni (per esempio Fondazioni, Enti Territoriali, Associazioni imprenditoriali, ecc.) fondata sul seguente schema di massima: ricerca fondamentale e applicata al Politecnico, sviluppo sperimentale fino al livello pre-commerciale presso un ente strumentale unico compartecipato con funzioni analoghe ai Centri Fraunhofer tedeschi, incubazione di impresa presso il nostro incubatore di riferimento (I3P), valorizzazione della proprietà intellettuale, supporto al technology scouting e alla rappresentazione dei risultati della nostra ricerca; contribuire a realizzare una rete di imprese insediata sul territorio usando il Politecnico come cardine grazie al capitale umano che forma e alla ricerca che conduce.
  • Rispondere alla richiesta di innovazione che viene dalla società e dal mondo delle imprese: sostenere la stipulazione di accordi industriali di partenariato; favorire logiche di filiera nella definizione di contratti di ricerca con piccole e medie imprese; incrementare le azioni di collegamento con player stranieri, in particolare con quelli che dimostrano maggiore capacità operativa nello strutturare azioni di open innovation; portare avanti le azioni di trasferimento tecnologico nate dai Centri Interdipartimentali; creare, dove richiesto da una significativa domanda, centri di competenza che possano aiutare le imprese – specialmente le PMI – a colmare divari tecnologici; sperimentare nuove modalità di “osmosi” della conoscenza scientifica attraverso forme di collaborazione come, per esempio, il distaccamento temporaneo (i nostri giovani ricercatori in centri di ricerca di imprese e quelli delle imprese nelle strutture dell’Ateneo); dare impulso al dottorato industriale purché non vada a inficiare il rigore scientifico della ricerca prodotta.
  • Adottare una efficace politica di valorizzazione della proprietà intellettuale: pubblicizzare storie di successo e best practice presso l’intera comunità accademica; regolamentare efficacemente la cessione di proprietà intellettuale alle aziende in modo da promuovere lo sviluppo delle invenzioni in innovazioni di uso pratico per il pubblico; assicurare un’equilibrata partecipazione dei diritti sullo sfruttamento della proprietà intellettuale a Università e ricercatori, in modo da incentivare entrambi gli attori a perseguire corrette politiche; sostenere la conduzione di ulteriori e più approfondite attività di ricerca post-brevettuale e di attività di formazione, anche consentendo ai ricercatori di acquisire un reddito integrativo da queste attività.


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Titolo: 

Il trasferimento tecnologico: una vocazione per il Politecnico

Indice: 
  1. Innovare è nel nostro DNA
  2. Le vie per il trasferimento tecnologico
  3. I rapporti con gli altri attori della filiera del trasferimento tecnologico
  4. La protezione della proprietà intellettuale
  5. La creazione di un sistema delle imprese
  6. Il trasferimento tecnologico nell’area dell’architettura, del design, della pianificazione territoriale e delle ingegnerie del costruito
  7. La governance del trasferimento tecnologico