Proposte per il trasferimento tecnologico

Formiamo nuovi professionisti e imprenditori ambiziosi, forti di nuove idee e pronti a restare sul nostro territorio, forti di una formazione lungimirante da noi acquisita. Sfruttiamo la riprogettazione dei nostri percorsi di I e II livello, dei percorsi di formazione della scuola di dottorato ed anche dei nostri Master (incluso l’apprendimento permanente) per preparare meglio i nostri laureati a intervenire nel mondo delle imprese e degli enti territoriali. Torino ne ha un gran bisogno! Solo Messina tra le metropoli italiane a perso più imprese di noi dal 2008.

Costruire una filiera di trasferimento tecnologico in sinergia con attori esterni (es. Fondazioni, Enti Territoriali, Associazioni imprenditoriali, ecc.) che si fondi sul seguente schema di massima: ricerca fondamentale e applicata al Politecnico, sviluppo sperimentale fino al livello pre-commerciale presso un ente strumentale unico compartecipato con funzioni analoghe ai Centri Fraunhofer tedeschi che operi anche in raccordo con i nostri centri interdipartimentali, incubazione di impresa presso il nostro incubatore di riferimento (I3P), valorizzazione della proprietà intellettuale, supporto al technology scouting e alla rappresentazione dei risultati della nostra ricerca.

Come è stato per la sede della General Motors, la presenza di una grande e prestigiosa Università Tecnica come la nostra può diventare un elemento di attrazione di Grandi Imprese, attraverso altrettanti accordi i partenariato con noi e di insediamento con i nostri territori. Favoriamo poi logiche di filiera nella definizione di contratti di ricerca con piccole e medie imprese. Questo potrebbe animare un circuito virtuoso foriero di una crescita dei posti di lavoro sul nostro territorio, superiore a quanto ottenibile con la sola azione dell’Incubazione di impresa.

Incrementare le azioni di collegamento con player stranieri, in particolare con quelli che dimostrano maggiore capacità operativa nello strutturare azioni di open innovation; sperimentare forme di collaborazione (es. distaccamento temporaneo) di giovani ricercatori presso centri di ricerca di imprese e di ricercatori aziendali presso le strutture dell'Ateneo; senza transigere sul rigore scientifico della ricerca prodotta, promuovere il dottorato industriale.

Pubblicizzare storie di successo e best practice presso l'intera comunità accademica; regolare efficacemente la cessione di proprietà intellettuale alle aziende per promuovere lo sviluppo delle invenzioni in innovazioni di uso pratico; assicurare un'equilibrata partecipazione ai diritti sullo sfruttamento della proprietà intellettuale a Università e ricercatori, in modo da incentivare entrambi gli attori a investire energie nel trasferimento tecnologico; sostenere la ricerca post-brevettuale e le associate attività di formazione, anche consentendo ai ricercatori di acquisire un reddito integrativo da queste attività.

In carenza di fondi degli Enti Territoriali il Politecnico supporti i nostri docenti in modo che questi prestino la loro opera di consulenza e supporto dei principali processi decisionali; sfruttiamo le competenze maturate nell’Ateneo per avviare una stagione di discussioni sui problemi territoriali e urbani; favoriamo le azioni di cooperazione internazionale (es. Africa); recuperiamo il terreno perso in numerosi progetti nazionali (es. Casa Italia).

Creiamo maggiori interconnessioni tra le azioni dei Vice Rettori per il Trasferimento Tecnologico, per la Ricerca e per la Didattica, specialmente verso i grandi partenariati industriali; uniformiamo i database delle aree amministrative TRIN (trasferimento tecnologico), ARI (ricerca) e GESD (gestione didattica); raccordiamo strettamente in un'unica sede il personale delle aree TRIN e ARI per favorirne le sinergie di azione; inseriamo la gestione delle attività di job placement e di tirocini post-lauream in questo contesto.