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Valutazione della Qualità della Didattica e Semplificazione

di Roberto Gaudino (Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni).


La valutazione della Didattica, all’interno del processo di Assicurazione della Qualità definito dall’ANVUR, fa ormai parte da parecchi anni della nostra prassi Universitaria. Personalmente me ne occupo da tempo, in passato come Coordinatore di Corsi di Laurea al Politecnico di Torino (2008-2015), e oggi come membro del Nucleo di Valutazione del Politecnico di Milano (dal 2006 in poi).

Malgrado il processo di Assicurazione della Qualità (AQ) sia da anni parte integrante nella nostra vita Accademica, questa attività è spesso vissuta come un pesante fardello burocratico per gli addetti ai lavori (Coordinatori di Corsi di Laurea, Coordinatori di Collegio, Presidi di Qualità, etc.) e, allo stesso tempo, è scarsamente percepita sia da parte degli studenti, sia dalla maggior parte dei Docenti non direttamente coinvolti nel processo AQ. Quanti studenti hanno mai letto una scheda SUA (Scheda Unica di Ateneo) prima di scegliere un Corso di Laurea? Quanti docenti sono davvero consci di quanto scritto nel “Rapporto del riesame” del proprio Corso di Laurea?

Malgrado questo diffuso scetticismo nei confronti della Valutazione della Didattica, ritengo che questa sia importante e che, malgrado la sua onerosità in termini di tempo per le persone che se ne occupano direttamente, abbia in questi anni portato a degli oggettivi miglioramenti nella qualità nei nostri Corsi di Laurea. Si dovrebbe però progressivamente passare dalla percezione che la AQ della didattica sia un adempimento “formale” ad un approccio più “sostanziale” e percepito come proficuo per il miglioramento e aggiornamento nel tempo dei nostri corsi di Laurea.

Suggerirei dunque al futuro Rettorato (e ai futuri Vice-Rettori per la Didattica e per la Qualità) di organizzare le attività dell’Assicurazione della Qualità della Didattica secondo alcune direttrici:

  • Disponibilità di una banca dati di Ateneo facilmente accessibile e, quando possibile, pubblica, che possa essere direttamente linkata ai documenti del processo di Qualità. Attualmente, l’accesso ai dati non è sempre semplicissimo. In questo ambito, è fondamentale il supporto del Personale Tecnico-Amministrativo.
  • Semplificazione: tutto dove possibile, si dovrebbe cercare di semplificare e rendere il più possibile concisi i documenti che devono essere preparati periodicamente (Rapporti del Riesame, SUA, etc), sfruttando ampiamente parti comuni e/o disponibili nella sopracitata banca dati. Anche in questo ambito, risulta fondamentale il contributo del Personale Tecnico-Amministrativo.
  • Coinvolgimento diretto degli studenti: non solo tramite i rappresentanti degli studenti, ma anche tramite incontri diretti in Aula con intere classi di studenti. A titolo di esempio, la mia esperienza durante una CEV (Commissioni di Esperti della Valutazione) presso POLITO e durante alcuni Audit del Nucleo di Valutazione presso POLIMI, mi ha fatto rilevare come un incontro in aula con la maggior parte degli studenti di un Corso di Laurea, tenuto da docenti “terzi” rispetto al Corso stesso e svolto interrompendo per non più di 45 minuti una lezione di un insegnamento obbligatorio, permetta di ottenere una grande quantità di informazioni sugli aspetti che funzionano o non funzionano all’interno del Corso di Laurea.
  • Comunicazione verso gli studenti: si dovrebbe cercare un modo veloce e dinamico per informare gli iscritti al primo anno sull’importanza del processo di valutazione della Didattica di Ateneo. Un video di 2-3 minuti, dinamico ed esplicativo, da utilizzare durante le presentazioni agli studenti neo-immatricolati all’inizio di Triennale e Magistrale potrebbe essere una soluzione ovvia ma utile.
  • Maggiore co-partecipazione dei docenti: operazione non banale, tuttavia si dovrebbe cercare di far sì che le riunioni dove si presentano i risultati dei processi di Assicurazione della Qualità della Didattica non siano meramente formali, ma cerchino (anche) di prevedere dei momenti di discussione aperta. Ad esempio, qui potrebbe essere utile prevedere un’ora di dibattito aperto a fine di ciascun semestre e per ciascuna Laurea, che coinvolga la maggior parte dei Docenti della Laurea stessa.